venerdì 28 novembre 2008

IL CITTADINO MEDIOCRE.

11 Novembre
Non smetterò mai di ribadire che la nostra ("nostra", intesa come moderna e capitalista) è una società di merda!
Chiedo scusa per la volgarità ma non trovo altre parole per descrivere una situazione così disgustosa.
Una società di individui che si disinteressano assolutamente degli altri, anche se quegli altri rischiano i propri glutei in nome di quella libertà di cui tutti parlano ma pochi ne conoscono il significato.
Non c'è bisogno di indagare le cause per riconoscere la giustezza di qualunque tipo di protesta dei lavoratori e manifestargli solidarietà.
Ma nel nostro Paese di servi avviene invece l'esatto contrario e capita così che se un imprenditore licenzia gli viene riconosciuta la necessità e se un lavoratore protesta viene marchiato come "scansafatiche".
Di tutto questo possiamo, senza ombra di dubbio, ringraziare quei sindacati che, con la scusa della contrattazione, ci hanno fatto calare le braghe e introdotto all'uso di pomate lubrificanti (leggi: vaselina) e quella parte della Sinistra che, con la scusa dei diritti civili, ci hanno reso incivili e schiavi di chi detiene il primato e la gestione dei diritti, ossia i padroni.
Si lamenta il povero cittadino medio e soprattutto mediocre!
Allora sarebbe ora di ricordargli almeno un paio di cosette: in un Paese un po' più "civile" e soprattutto popolato da cittadini meno servi si riscontra solidarietà alla protesta di lavoratori che ogni volta che gli scade il contratto devono aspettare due anni per il rinnovo (cfr. Gruppo Torinese Trasporti: contratto scaduto da 18 mesi!); e il fatto che esistano leggi che regolamentano oggi il lavoro non è merito della bontà del padrone ma di quegli scansafatiche che hanno lottato, scioperato e messo in ballo la propria vita!
Caro cittadino medio (e mediocre) che ti indigni perchè un lavoratore Alitalia ti fa perdere un volo, pensa se il tuo datore di lavoro ti obbligasse ad una scelta tra decurtazione dello stipendio e licenziamento non ti incazzeresti?
Si?
Allora sentiti un po' stronzo ogni volta che ti viene da indignarti.

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