giovedì 19 luglio 2007

LAVORATORIIIIII???

Ah, finalmente!
Quegli scrocconi e fannulloni dei lavoratori francesi hanno le ore (?) contate!
"Citoyens" di tutto il mondo unitevi, d'ora in poi niente più scioperi da sorbire, potrete farvi i vostri affari liberamente. Intanto quegli straccioni di operai, impiegati e similastri, che osano rivendicare ad esempio un rinnovo di contratto,non avranno più scampo!
Ecco un altro esempio di libertà.
Dopo aver lottato per ottenere condizioni più umane sul lavoro, ora si cerca allegramente di cancellare questi diritti, che alcuni chiamano "privilegi". Invece in Italia, e cito testualmente il Professor Giacomo Vaciago (docente di economia all'Università Cattolica di Milano) su "La Stampa" (http://www.lastampa.it/) , "i governi di sinistra subiscono continuamente ricatti dai sindacati" che, pensate questi illiberali, cercano di difendere i pochi restanti diritti dei lavoratori.
L'economista in questione (ma si sa che economisti, professori universitari e giornalisti sono i sacerdoti della indiscutibile e dogmatica religione capitalistica), sospirante, definisce "bel sogno" applicare anche da noi un pacchetto di norme come quelle proposte da Sarkozy.
Il professore della "Cattolica........" rileva che "Il governo (francese-n.d.r.) pensa che sia colpa del sindacato e di conseguenza gli picchia in testa.". Prosegue poi stigmatizzando il "ricatto" attuato dai sindacati; come se gli imprenditori non abbiano sempre basato il loro potere contrattuale sulla logica del ricatto...
Complimenti! Bel sogno!
Un sogno così, vero incubo per i lavoratori (oltre che difficilmente realizzabile, a meno che quei fannulloni degli operai si rassegnino in santa pace alla loro condizione di schiavi), farebbe la felicità del Silvio nazionale (di quale nazione non si sa...), che spesso e volentieri invitava a lavorare e non scioperare. Salvo poi elogiare le serrate imprenditoriali e gli scioperi dei liberi professionisti. Ma farebbe la felicità anche dei futuri PD...isti ( Perbenismo Demagogico....) che si erano già resi responsabili di analoghe, seppur minori, limitazioni al diritto di sciopero, in nome del servizio pubblico garantito al cittadino, che per costoro corrisponde all'impiegato sicuro del proprio lavoro, disinteressato a scioperi e cause sindacali, ma molto interessato ad investire in borsa quei quattro soldi in più che riesce a mettere da parte. E se pensiamo che in ambiti di estrema sinistra vi era chi giustificava questi provvedimenti in nome della "strutturalità" delle riforme, lo scenario desolante è completato.
Le tanto acclamate riforme di Sarkozy stanno venendo alla luce, ma più che di riforme trattasi di controriforme.
In Germania il governo Merkel per favorire la crescita economica attacca i diritti dei lavoratori; in Italia da settimane si discute se portare le pensioni oltre i 60 o oltre i 90 (?); ora il governo francese del conservatore Sarkozy vuole limitare il diritto allo sciopero.
Al giorno d'oggi il lavoratore, per piacere agli imprenditori e ai governi, deve essere: flessibile (.... non precario perchè suona male....); deve lavorare minimo 48 ore alla settimana ; essere disponibile a farsi "affittare" (un'ora qua,un'ora là...); lavorare anche durante le pause pranzo per non decrementare il proprio livello produttivo, pena la perdita del lavoro... ; non deve assolutamente lamentarsi di tutto ciò e quindi non scioperare; e lavorare fino a quando la propria condizione fisica glielo permette (....se ce la fa, magari morire sul lavoro...) onde non aspirare alla pensione.
.....Ma che ci frega...... "il cielo è sempre più blu".....


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