sabato 24 novembre 2012

Per me, smarchetta. Con eleganza, ma smarchetta!


Lei non fa bene il suo lavoro”, queste le parole che un’inquilina mi disse una volta, per complimentarsi della mia discrezione.
Ma di […] non si è mai lamentato nessuno? Impicciarsi, sapere, è il suo lavoro. Lei dovrebbe saperlo!”, queste, invece, le parole che un grandissimo maleducato mi ha rivolto ieri pomeriggio chiedendomi informazioni riguardo a un inquilino dello stabile dove lavoro.
Eh già, in effetti, da un certo punto di vista, ammetto di non adempiere a determinate aspettative che il mio lavoro, ovviamente a detta altrui e di una certa proverbialità, imporrebbe.

Non faccio la còmare. Mi faccio i cazzi miei, insomma.
Certo, so tutto di tutti, soprattutto perché tizio e caio non perdono tempo a informarmi, ma me lo tengo per me o comunque non metto i manifesti, come usa dire.
Tuttavia, tuttavia.
In special edition, tipo saldi di stagione, questa volta voglio spettegolare.
Eh…perché certi movimenti mi sfruculiano la fantasia.
A me, non la conta….cara signora.
Tutto quel via vai di perfetti sconosciuti, in alcuni pomeriggi.
Capisco la crisi e la necessità di arrotondare. Ma come mai quel cambio di umore, che vi fa salire in punta di piedi e scendere con sorrisi a settantadue denti?
Eh, birichina.

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