martedì 6 marzo 2012

Mi scappa un bisognino.

Sento il bisogno di «ricominciare» a scrivere.
Oh, sia chiaro che non lo dico con l'atteggiamento di chi pensa di aver scritto chissà cosa.
Al contrario.
Ma sento il bisogno di «ricominciare» ad esprimere in forma scritta quello che sento, gioie e dolori, benessere e fastidio.
Forse perché mi rendo conto, e non è la prima volta, di non essere più in grado di produrre un pensiero più articolato dei ristrettivi centoquaranta caratteri che Tuittero e Feisbucco impongono. Forse perché ho l'arroganza di voler fingere di non essere parte della massa. Forse perché, semplicemente, come la maggior parte dei soggetti che stazionano nell'internetto, soffro anch'io di manie di protagonismo o sono edonista. Forse perché, non senza spocchia evidentemente, sono convinto di saperlo fare.
Comunque sia, ne sento il bisogno.
E diciamocelo, chi non ha bisogno di "dire"? Chi è che non sente la necessità di esternare il proprio pensiero, qualunque esso sia?
Non c'è nulla di cui vergognarsi. Ritengo sia un bisogno umano.
Poi, sicuramente, ci sono modi diversi per farlo.
Da questo punto di vista, internetto offre enormi possibilità.
Secondo molti, è il sintomo di una società di individui soli. Ma evitiamo, questa volta di fare sociologia spicciola.
Egocentrismo è sia mettersi in mostra, sia mettersi in mostra criticando chi si mette in mostra. Sicché....
Quando ho "inaugurato" IlDiariodiNessuno, quasi cinque anni fa, di blog si parlava solo in ristretti ambienti. Oggi, anche "grazie" all'esplosione di Feisbucco e varie, quasi non se ne parla più. Perlomeno nell'accezione che preferisco, ossia come diario personale.
Ma, perché questo discorso?
Per due motivi.
Il primo, per vedere se sono ancora in grado di buttare giù un pensiero appunto. Il secondo, per autogiustificarmi e trovare un senso.

Alla prossima.

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