giovedì 22 gennaio 2009

W come Walker.

Dopo settimane di "vibrante" attesa, lunedì sera su "La7" è andato in onda in anteprima nazionale, con tanto di introduzione stile "film dell'anno", l'ultimo film di Oliver Stone: "W.". 
Lo dico subito: non mi è piaciuto!
Non mi è piaciuto perchè l'ho trovato un po' troppo costretto.
Mi ha dato l'impressione di un film fatto in fretta, di corsa.
Troppo fisso su particolari irrilevanti quali, ad esempio, la maleducazione, la sciatteria, la cafoneria nel modo di porsi agli altri, nel parlare, nel mangiare, una sorta di analisi moralista, perbenista e politicamente corretta in cui, alla fine, il protagonista ne esce pulito, una brava persona, quasi una vittima delle circostanze.
Così come brava persona e rispettabile statista ne esce il padre.
Viceversa figurano squali pronti a tutto la moglie, Laura, e la mamma, Barbara.
Donald Rumsfeld  è una specie di orsacchiotto; Condoleeza Rice è poco più di una segretaria; Colin Powell risulta un eccessivo moderato (quasi un cacasotto) al punto da essere continuamente punzecchiato dai "falchi"; il vero cattivo è Dick Cheney, l'eminenza grigia, poche e saggie parole e molto potere.
Forse era meglio intitolarlo: "Il povero George".

1 commento:

Massy Biagio ha detto...

Io invece credo che Stone, stavolta abbia fatto un ottimo lavoro, molto meno 'ideologico' di quello su JFK.
In realtà ne esce una figura molto reale del presidente e dlla sua storia.. io per esempio non ne sapevo nulla che ofse un ex alcolizzato, inoltre se hai visto il dibattito che ne è seguito con stone, questo film porta questo messaggio: scusateci se abbiamorieletto questo povero 'imbecill', ma i media americani sono talmente controllati e sono talmente schierati con la casa bianca che non poteva essere altrimenti. hanno giocato con il patriottismo americano, e hanno vinto, nonostante già si sapesse che le armi di istruzione di massa, in iraq non c'erano. inoltre più che vincere bush perse quell'altro, kerry, in quanto incappò in unq campagna di stampa negli ultimi giorni che rivoltarono i sondaggi. Secondo me questo film ha queste due messagggi: uno per noi 'stranieri' e uno per gli americani. gli americani consideravano fino a un paio di anni fà W una specie di Dio in terra 8 non sapevano nulla di lui) di quello che sucede lì, in realtà ne sappiamo più noi che il cittadino medio americano, che ha una visione molto ristretta della politica. per loro è tutto bianco o nero. In questi ultmi periodi ho consosciuto motli americani e sono incredibilmente partriottici e shierati con le idee della vecchia amministrazione bush: non sopportano l'idea di aver fatto una guerra, di aver sacrificato i proprio figli pernulla, non lo credono reale. In effetti li capisco, Ti rendi conto? Ti muore un figlio senza una ragione. si aggrappano a quella realtà che per 6 anni i media glihanno martellato in testa: e non vogliono sentire altre ragioni. io li capisco, anche se non li scuso. E' un popolo ( parlo della maggioranza) ignorante a livello politico; magari sono dei geni del pc o della scienza, ma non sanno niente di storia e la storia forma la coscienza politica, come sapiamo noi europei