giovedì 8 gennaio 2009

SCORDATEVELO!

Le regole del convivere pacifico le conosciamo tutti e tutti (o quasi) tentiamo di rispettarle.
Ma le regole del convivere pacifico comportano l'accettazione di compromessi. E qui iniziano i problemi.
Si, perchè nella modernissima società in cui viviamo i compromessi in realtà sono imposizioni applicate da chi detiene il potere economico, politico e militare.
Chi detiene il potere economico, mediante il possesso dei mezzi di produzione e di scambio, decide quali devono essere i parametri della convivenza pacifica, se decide quindi che è necessario lavorare 12, 15, 20 ora al giorno chi rifiuterà questo "compromesso" non verrà preso in considerazione o sarà additato come "pelandrone"; chi detiene il potere politico e militare decide quali saranno i parametri della convivenza pacifica, se decide quindi che nessuno (oltre a sè stesso) può avere le sue stesse armi chi rifiuterà sarà additato come Stato "canaglia" o terrorista.
Un ultimo appello prima della conclusione: la terminologia della convivenza pacifica ovvero se Alpha invade Gamma e i servizi segreti ne sbeffeggiano il Capo di Stato raffigurandolo come re di picche, si parlerà di lotta internazionale contro il terrorismo e guerra leggittima; se, viceversa, gli abitanti di Gamma tentano di resistere all'invasione e bruciano bandiere si parlerà allora di terrorismo e fondamentalismo religioso.
Detto questo, oggi possiamo stabilire che esistono diverse tipologie di Essere Umano sulla Terra e, per comodità, ne prenderò due ad esempio: il primo tipo è quello Occidentale e il secondo è quello Arabo o mediorentale o islamico.
Il tipo Occidentale è completamente assoggettato perciò accetta inerme tutte le angherie, le imposizioni, le prevaricazioni, le prepotenze che chi detiene il potere economico, politico e militare gli impone.
Gli fanno vedere una palla e gli dicono che è un cubo, lo costringono a prostituirsi e gli dicono che si chiama flessibilità, lo riempiono di botte dalla mattina alla sera e gli dicono che è per il suo bene.
E lui che fa? Niente.
Perchè ha raggiunto un livello di annicchilimento tale che si è addirittura convinto della bontà di questi "insegnamenti".
Il secondo tipo, invece, non è ancora così ben educato perciò tende a protestare quando qualcuno gli minge sulla testa. Eh, sì.
Ecco che la sua natura "terroristica" si manifesta, probabilmente dettata dal considerare sè stesso (ancora) un Essere Umano.
Qualche giorno fa, la mia blogger-moglie, scriveva riguardo alla situazione israelo-palestinese: "Immaginate di vivere in una bella casa, con delle belle stanze, all'improvviso un vostro conoscente viene da voi e vi invita a farvi da parte, pretende di occupare metà di queste stanze e voi, anche se a malincuore accettate. Dopo circa vent'anni, vi accorgete che questo vostro conoscente si è appropriato anche dell'altra metà della casa e voi siete confinati in un piccolo angolo nella dispensa della cucina.
Cercate aiuto da qualche vostro amico, parente, ma nessuno è disposto ad aiutarvi, perchè il conoscente che avete ospitato a casa vostra è una persona molto potente...", ecco, secondo me, non è solo questione di "spazi" ma, soprattutto, di metodi.
L'arroganza politica e la prepotenza militare di Israele non possono che generare rifiuto, guerra e atti terroristici. Nei libri sacri potrà anche essere scritto che quello ebraico è il popolo eletto e che la Palestina è la Terra Promessa, ma nei fatti non si può negare che lo Stato di Israele sia nato, per imposizione, cancellando lo Stato di Palestina.
A questo punto, le regole della convivenza pacifica vorrebbero che il popolo palestinese accettasse inerme le imposizioni di Israele.
Bèh...Scordatevelo!

2 commenti:

Maura ha detto...

I compromessi sono alla base di un rapporto, che può essere sentimentale, politico, di amiciza, qui, purtroppo, non ci sono compromessi o si fa come dice il padrone Israele o si viene bombardati, con l'accusa infamante di essere dei terroristi. Alla faccia del compromesso.

progvolution ha detto...

La diplomazia, la real politik e le sfere geopolitiche sono solo la formalizzazione di quello che è l'unica legge delle comunità internazionale: carta bianca i paesi potenti, armati e "progrediti". I diritti dei popoli, delle genti, delle persone non contano nulla se non nelle frasi retoriche dei potenti che con la lacrima di coccodrillo chiedono fintamente il "cessate il fuoco".
Poi la storia, anche quella di ieri, la scrivono i vincitori (cioè i popoli meglio armati e più ricchi) che decreteranno partigiani o banditi
Sussurri obliqui