giovedì 22 maggio 2008

Lettere a.....soreta!

(Chiedo scusa per la trivialità del titolo ma a me fa ridere...tiè!)

Anzitutto premetto che il virus mi attanaglia perciò scaricherò il barile ai lettori (spero numerosi...) di questo spazio.
Andiamo al dunque.
Giorgio C. da Torino si, mi e ci domanda:" Ma è mai possibile che uno Stato che si dichiara laico accetti costantemente le ingerenze, nella propria discussione politica, da parte della Chiesa?
Non possono occuparsi solo della questione religiosa?
In Spagna, ad esempio, nonostante l'alto grado di fedeltà, il governo non manca di rintuzzare i vari Cardinali e Vescovi che si permettono di "uscire dal seminato. Cosa impedisce a noi di farlo, del resto lo Stato italiano non si permette di entrare nel merito delle questioni religiose, e se lo fa è puramente in ottica di problematiche della società civile ".
So che alcuni a freddo risponderebbero con improperi impronunciabili o con inviti a visitare un ultra conosciuta località di origine "gluteale", ma vi prego di evitare!
Istintivamente mi verrebbe da rispondere che non solo non lo trovo strano ma che addirittura è necessario tutto ciò, perchè la religione, in fondo, si occupa della vita. Si potrebbe ancora aggiungere che sarebbe strano se tutto ciò non avvenisse, nel senso che ci si domanderebbe dell'assenza di un "controcanto". Infine, è utile provare a ragionare nella maniera opposta a quella religiosa ossia considerare la società un insieme di "sezioni" che, costantemente, si relazionano tra loro e non analizzarle come compartimenti stagni o dogmi.
La sfida è lanciata e, come visto, io sono stato il primo a raccoglierla.
Il fine è proporre un ventaglio di opinioni affinchè il gggiovane e (alleluja!) curioso Giorgio riesca a sciogliere qualche dubbio.
Riusciranno i nostri eroi (cioè voi lettori del "Diario di Nessuno"!) nell'impresa?
Grazie, baci.

Nessun commento: