Sabato sera alle 19 mi sono improvvisamente reso conto del fatto che mancavano poche ore all'apertura dei seggi ed io non avevo ancora completamente le idee chiare sul da farsi.
In preda ad una lievissima sensazione di panico e al grido di "celo-manca" mi sono apprestato a leggere i programmi elettorali di TUTTE le formazioni in lista.
Alle 4 di domenica mattina ero giunto quasi alla fine dell'impresa quando ho avuto l'idea (geniale) di andare a finire il lavoro il più vicino possibile alla scuola dove avrei svolto il mio compito da bravo cittadino, quindi ho preparato il sacco a pelo, ho preso Ugo (il mio ratto di peluche) ed il pc (un desktop di 15 chili monitor compreso),e mi sono andato ad accampare all'angolo tra via Avogadro e via Valfrè facendo molta attenzione al minimo rumore per non farmi notare dal piantone della caserma Cernaia.
Mi sono svegliato di colpo verso le 7,30 e ho notato un labrador marrone, tenuto al guinzaglio da un distinto signore con l'impermeabile beige che leggeva il giornale, mentre annusava incuriosito il sacco a pelo all'altezza del mio inguine e con la zampa pronta ad alzarsi all'indirizzo del fagotto.
In un attimo sono schizzato in piedi e mi sono reso conto che era tardissimo e non ero ancora sufficientemente preparato all'evento, allora ho fatto rapidamente mente locale e cercando di scremare al massimo le diverse proposte ho deciso che avrei apposto le mie croci alle quattro seguenti formazioni:
1) quelli che proponevano la detassazione per tutte le risuolature; 2) quelli che proponevano l'obbligo della V taglia di reggiseno alle segretarie con età compresa tra i 25 e i 35 anni; 3) la lista dei rivenditori di giornali che regalano le figurine "calciatori" Panini; 4) quelli che proponevano l'obbligo ai barbieri di fare lo shampoo gratis (il noto "più shamppo per tutti"....).
Mi sono rassettato la cravatta e sono entrato nella scuola diretto alla mia sezione e subito ho incrociato un amico che mi ha salutato dicendomi una frase che lì per lì non ho ben capito ("che ci fai con un calzino intorno al collo?"...), poi giunto all'aula sono entrato in cabina un pò emozionato ed ho fatto il mio dovere, dopodichè con le schede bene aperte, poichè mi sorgeva il dubbio di aver sbagliato qualcosa, sono uscito e, rivolgendomi al presidente, ho chiesto : "Così è corretto?".
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