sabato 13 ottobre 2007

La propaganda di regime


"Uno spettro si aggira per l'Europa...."
Alcuni dicono che i comunisti mangiano i bambini e altri dicono che invece li bolliscono solamente, ma queste sciocchezze da barzelletta sono valide sono per gli stupidi.L'intellighenzia democratica, sia essa di sinistra o di destra, rifiuta queste definizioni e dall'alto della sua capacità di manipolazione intellettuale propone percorsi alternativi che screditano meno volgarmente ma più efficacemente.A tal proposito domenica scorsa ho letto su "La Stampa" l'intervista a Carlo Lizzani dal titolo "Il bello del fascismo". Senza dilungarsi sul contenuto, ritengo che lo scopo del regista, e di tutti coloro che infaticabilmente svolgono il lavoro di propagandare il verbo della "democrazia capitalistica" o del "capitalismo buono", sia non un elogio alle positività (ove e se possibile) del fascismo ma piuttosto l'equiparazione, in quanto dittatura, allo stalinismo che ottusamente si ostinano a chiamare comunismo.Chi conosce la storia sa perfettamente che, benchè vi siano stati alcuni tentativi più o meno riusciti, il comunismo non è fallito semplicemente perchè non ci si è mai arrivati.La tanto vituperata Unione Sovietica adottava un sistema socialista con un economia capitalistica a controllo statale, il comunismo prevede, imprescindibilmente, non solo l'abolizione delle classi ma soprattutto l'abolizione del denaro.

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