sabato 13 ottobre 2007

Esportatori di democrazia

All'indomani della dichiarazione di guerra da parte di Israele ad Hamas e alla Striscia di Gaza Igor Man, con un articolo dal titolo "Doppio preludio di guerra", cerca di fare un'analisi sui possibili scenari che prossimamente si delineeranno in Medio Oriente.Nonostante egli si avvicini al nocciolo diverse volte e soprattutto con la frase finale ("E dire Hezbollah è lo stesso che dire Iran"), di fatto non affronta la vera questione.Nelle ultime settimane vari analisti di Washington hanno preannunciato che sono in atto grandi preparativi per l'imminente attacco all'Iran e gli alleati europei già discutono i metodi di supporto alle operazioni; questa volta, dopo essersi scottati con l'Iraq, il Segretario di Stato Condoleeza Rice vuole fare le cose per bene e le sue frequenti visite a Gerusalemme sono servite per pianificare al meglio tutte le mosse.Il continuo calo di consensi a livello mondiale impone agli USA una revisione dell'atteggiamento intimidatorio; nel caso di Baghdad l'aggressione si era rivelata priva di fondamenti perciò al fine di non incorrere nello stesso errore, che di fatto deleggittimerebbe ulteriormente i vertici militari e politici agli occhi degli stessi americani, cerca di correre ai ripari adottando una diversa soluzione ossia provocare fino a livelli inaccettabili l'Iran e i suoi alleati (Siria e Hamas).Probabilmente assisteremo ad un 2008 caldo e a farne le spese saranno sempre i soliti (leggasi popolazione civile di Gaza da una parte e coloni israeliani dei territori limitrofi dall'altra), il tutto in attesa, considerando i tempi di addestramento, verosimilmente nel primo semestre 2009, dell'ennesima aggressione imperialista, nodo cruciale per completare in Medio Oriente il controllo del corridoio che parte da Baku.......Anche se qualcuno si ostina a dire che questa guerra, come quella all'Iraq, non sono per il controllo delle risorse.

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