giovedì 23 agosto 2007

Tempo di scelte.


Oramai da qualche settimana su vari giornali e siti web si legge della manifestazione contro il precariato che si terrà a Roma il 20 ottobre.
Il gruppo de "L'Ernesto" adduce lodevoli propositi ("Afghanistan, Vicenza, scudo stellare, pensioni, mercato del lavoro") e richiama all'unità delle sinistre e dei movimenti, ma questo non è nient'altro che un tentativo di rimettere insieme i cocci del vaso per sostenere il governo Prodi.
Il rischio grosso che si corre è la totale strumentalizzazione a favore di una più ampia visibilità da portare in dote agli "alleati" di governo affinchè questi tocchino con mano la potenza del fido servo e ne riconoscano la totale subordinazione.
Personalmente io la scelta l'ho già fatta.
Io dico no al precariato; dico no alla controriforma pensionistica al quale confronto la legge Maroni sembra "giusta"; dico no alla detassazione delle ore di lavoro straordinario che di fatto permettono l'allungamento delle ore lavorative e il conseguente ricatto padronale; dico si alla cancellazione completa, senza se e senza ma, della Legge 30; e dico no a questa sinistra che non rappresenta nè me nè alcun altro se non i propri suoi interessi di governo.
Il 20 ottobre, a Roma, l'unica cosa giusta da fare è seguire il consiglio dei compagni di Aginform (http://www.pasti.org/) : tutti in piazza a manifestare il proprio sdegno e dissenso al precariato ma non sotto i vessilli della sinistra di governo!

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