sabato 11 agosto 2007

Sottovoce

E' evidente che egli non ha molta dimestichezza con la politica, ha dato fiato alla sua tromba senza pensare alle conseguenze che inevitabilmente avrebbe scatenato.
In politica prima di agire bisogna considerare diversi fattori, primo tra tutti il rapporto di forza esistente all'interno del proprio partito e poi all'esterno, se non si fa ciò si viene travolti e schiacciati anche se quel che si fa o si dice è, tutto sommato, condivisibile; un'altra importante considerazione da fare è che nei partiti o nelle coalizioni il singolo conta poco rispetto alla comunità interna e perciò se si vuole colpire bene bisogna saper "sparare" nel mucchio.
Questa piccola premessa per dire che il "tenore" del PRC probabilmente voleva denunciare un problema che assilla e devasta il nostro Paese ma ha usato metodi discutibili.
La cosa che mi fa imbestialire è che certi argomenti, precariato, morti sul lavoro, sfruttamento, insomma di cose ben più importanti del risolvere le crisi all'interno del costituendo Partito Democratico che, se permettete, al confronto mi interessa allo stesso modo di come mi "fotte" della velina di turno che si scoscia su qualche spiaggia, cioè zero, si parla solo in estate con le caviglie a bagno e la schiena sulla sabbia.
I precari rimangono precari anche ad agosto e i disoccupati "schiattano" tutto l'anno!
Capito?

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