giovedì 4 ottobre 2012

Pareggianti.


Ci sono vincenti e ci sono perdenti.
Io sono un pareggiante.
Si, senza dubbio sono un pareggiante.
Sia chiaro, non è che non provo piacere nel vincere, di tanto in tanto. Ma non amo la competizione.
Se si gioca a carte, il mio obiettivo è il divertimento non la vittoria. Mi interessa la vittoria, ma solo perché mi diverte lo scambio di sfottò tra amici.
Non amo perdere, però.
Soprattutto, mi disturba quando mi accorgo che l’avversario persegue l’umiliazione per lo sconfitto.
E così, si rovina il gusto per il gioco.
Ma anche in altre attività, non amo la competizione.
Nel lavoro, nelle discussioni, nel rapporto con altre persone siano esse del mio o del sesso opposto.
Forse, la verità è che non mi piace un risultato a sfavore, una sconfitta. Allora rinuncio alla competizione.
Sarà un pensiero da perdenti?
Bah!
Preferisco da pareggiante.

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