giovedì 17 aprile 2008

Nel tempo dell'assurdità logica.

Tornando a parlare di quanto sia "drogata" questa società e di quanto, conseguentemente, noi post-umani che la abitiamo siamo automatizzati, pensavo all'elettrodomestico televisore.
Generalmente quando, alla fine di una giornata di lavoro, cerchiamo un modo per rilassare il corpo e la mente quel senso che chiamavamo istinto (ma sarebbe corretto definire non-istinto o istinto pilotato), ora estinto, quasi impone ad abbandonarsi davanti alla tivù e quando qualcuno, con l'intenzione di spronarci o solo provocare, propone un'alternativa intellettualmente dispendiosa (leggere, pensare, discutere o solo giocare), rispondiamo con un'affermazione che possiede, benchè camuffata, l'essenza della depravazione del nostro essere "non-più-umani", portato diretto della società postmoderna:"Lasciami stare, non ho voglia di fare nulla!".
Il risultato devastante che si delinea in questo, apparentemente normale, esempio è la non-esistenza.
Da quando il nichilismo ha preso il controllo della nostra società, ontologicamente e antropologicamente ci siamo via via estinti fino alla definitiva scomparsa, di fatto non esistiamo più.
Rifiutiamo di prendere possesso di noi stessi, non perchè deboli o pigri ma perchè non ne sentiamo il bisogno, siamo programmati per non sentirne la necessità.
E se accade che qualche particella residua del nostro essere, che quasi inspiegabilmente ha resistito alla corrosione, trova il modo per "stuzzicarci", l'anomalo impulso viene immediatamente redarguito dal senso di appartenenza al nulla che gestisce il nostro essere così da farci mestamente rientrare tra le fila........
Perciò, vogliate scusarmi se ora torno davanti alla tivù......

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