mercoledì 26 marzo 2008

La mamma dei grulli è sempre incinta!

La "pirlite" è un germe che può assumere svariate forme e colpire chiunque e in qualsiasi momento.
L'ultimo umano (...umanoide và...) che si è trasformato in Pirla è un giornalista del "Corriere della Sera" che di nome faceva Magdi Allam e ora è diventato Magdi Cret...ops Cristiano Allam.
L'imbrattatore di quotidiani si è convertito al Cristianesimo adducendo questa motivazione :" L'Islam è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale" (.....?? ahahahahahahah.....).
Sì, bravo.....hai scelto la religione giusta!
Che magnifico futuro di oscurantismo ci attende con questa "nuova" Chiesa. Prima Ferrara che fa le Crociate contro l'aborto, poi quest'altro che da mussulmano diventa cristiano..... e meno male che almeno il Papa è un moderato sennò chissà cosa dovremmo aspettarci....ho sbagliato esempio...?

martedì 25 marzo 2008

Falsi miti di progresso.

Una domenica di un paio di settimane fa dopo il telegiornale delle 13, su "La7", è andato in onda un programma dal titolo "Camminando".
Questa sorta di reportage dall'India era condotto da Camila Raznovich la quale sembra non avere le idee molto chiare, infatti durante la trasmissione delle immagini la sua voce fuoricampo prima, alla descrizione del sistema delle "caste", fa notare che :"Non comprendo il motivo per cui non esiste l'opportunità di passare da una casta inferiore ad una superiore.....", e pochi secondi dopo afferma che :".....Il sistema politico indiano è un sistema democratico.....".
Dopo questa affermazione la prima cosa che ho fatto, naturalmente, è stata spegnere l'elettrodomestico.
Poi ho iniziato a pensare.
Bè.....sì.....in effetti guardando la situazione con gli occhi del postmodernista l'India è democratica, in fondo.....cos'è la democrazia? cos'è India? e soprattutto.....cos'è "cos'è"?
Un altro punto di vista utile è l'antichità, infatti nella Grecia di Platone pare vigesse un sistema democratico dove vi erano gli schiavi ma, semplicemente, non erano considerati cittadini anzi non erano nemmeno considerati uomini ma "utensili" da lavoro.
Poi c'è la visione occidentalista capitalistica che, ufficialmente, condanna le forme di schiavitù ma poi le giustifica in nome del mercato, ossia ".....mi dispiace se sei povero, hai solo da darti da fare per migliorare la tua condizione, e se poi non ci riesci perchè io, che ti sto sopra, farò di tutto per impedirtelo, pazienza.....morirai povero!...."
A questo punto ci si chiede: Come è possibile che ai nostri tempi esista una realtà così paradossale come l'India, dove all'interno di un sistema politico "democratico" e avanzato tecnologicamente sopravvive un sistema arcaico come quello delle caste?
Per risolvere il quesito basta tirare fuori dall'armadio un mito, Gandhi.
Non starò qui a sciorinare le vicende di quel personaggio che da moltissimi viene considerato un grande rivoluzionario.
Tra i tanti meriti che gli si attribuiscono egli ha una colpa così grande che, a mio parere, offusca tutto il resto: non era un rivoluzionario ma un reazionario!
Sento già i tuoni e i fulmini di quei "sinistri" che ragionano in ottica dogmatica e minacciano "scomuniche" a tutti coloro che non adorano i Santi.
Parentesi per i distratti :
"Reazionàrio - agg.; anche s.m. Che (o Chi) auspica il ritorno a sistemi politici autoritari (est.) Retrogrado, fortemente conservatore e ostile al progresso; CONTR. Progressista.
E' indubbio che l'Inghilterra, nel periodo storico in questione, agisse in ottica imperialista e non mi sogno nemmeno di giustificare questo, tuttavia, nel caso specifico appunto, in India, era portatrice di un più avanzato metodo di governo, rispetto a quello vigente. Gandhi con la sua "involuzione" invece voleva che il sistema rimanesse quello che era, un sistema di caste in cui i cosiddetti "intoccabili", per esempio, continuassero a rimanere "intoccabili" per sempre.
Vogliamo continuare ad annoverarlo tra i miti di chi si "professa" progressista?
La storia ha un inizio ed una fine, non è perciò universalizzabile.

Universalizzazione della storia, 2

La noia non è naturale.




venerdì 21 marzo 2008

Italia chiama Marte....Salvateci!!!

Il controllo della maggioranza degli organi di informazione televisiva e cartacea non gli bastava più e così ha deciso che doveva "scendere in campo" nella politica; adesso è il padrone incontrastato dell'informazione appunto ed è il leader, candidato favorito alla presidenza del futuro Consiglio dei Ministri, del maggior partito politico.
Ma la sua sete di potere non è ancora sazia ed ecco che si presenta una grossa occasione, l'Alitalia (...futura "Berlair"?).
Come a tanti, mi sorge l'urgenza di domandare:
A) Che fine ha fatto la legge sul conflitto d'interessi?
B) Dato che a livello nazionale non esistono controlli, cosa dice l'Unione Europea?
C) Nelle grandi "democrazie" (le virgolette non sono casuali....) liberiste ossia Usa e Regno Unito (ma si potrebbero benissimo citare anche Francia e Germania) il Presidente, nel primo caso, e il Premier, nel secondo, vi risulta che siano proprietari dei mezzi di comunicazione o di qualche altro organismo o azienda statale, parastatale o privata?
D) All'interno di un'unione di Stati con moneta e obiettivi politici comuni, quale dovrebbe essere l'Unione Europea, ha senso perseguire una sorta di protezionismo economico?
E) L'Alitalia non è in queste condizioni da pochi giorni, come mai nessuno ha presentato offerte prima e più appetibili di quella di Airfrance-Klm?
Può non piacere e siamo d'accordo che un'offerta simile sia vergognosa, ma queste sono le famose regole del mercato perciò, come dicono i saggi : Hai voluto la bicicletta? Pedala!

domenica 16 marzo 2008

Senza titolo

Questa volta, da parte mia, niente premesse nè commenti. Il testo che segue è di Giulietto Chiesa ed è pubblicato sul suo sito, ed io mi sono preso la libertà di copiarlo e diffonderlo dato che non ne avevo ancora sentito parlare.
A chi non conosce bene la lingua inglese consiglio di aumentare l'attenzione intorno al sesto minuto del filmato.

(*) OSAMA BIN LADEN E' STATO AMMAZZATO

*Dovrei mettere il punto interrogativo, per prudenza.

Io non l'ho visto, non ho le prove. Ma chi lo dice è stata ammazzata e non era l'ultima arrivata sulla scena pachistana. E la sua morte, molto recente, mi pare come una conferma indiretta della validità della sua rivelazione. Per questo non metto il punto interrogativo. Lo mettano i maestri del giornalismo - italiano e mondiale - che hanno taciuto, insieme alle mille verità dell'11 settembre, anche questa notizia. Per oltre due mesi. Esattamente per due mesi e 11 giorni. Perchè questa notizia, con la "N" maiuscola, risale al 2 novembre 2007.

L'autrice si chiamava Benazir Bhutto.

Il luogo della rivelazione il programma in lingua inglese di Al Jazeera "Over the World" condotto da David Frost, che appunto commenta con Benazir l'attentato dell'ottobre precedente che aveva fatto 158 morti, al suo primo ritorno in patria (clicca sulla foto per vedere il video).

Benazir dice, testualmente che "the man who murdered Osama bin Laden" è Omar Sheikh.

Ho controllato (e molti prima di me): le labbra dicono proprio così. Qualcuno ricorderà che Omar Sheikh è quell'agente del servizio segreto militare pakistano ISI che trasferì 100 mila dollari a Mohammed Atta il giorno prima l'attentato dell'11/9.

Qui finisce la notizia e comincia lo scandalo, anzi una matrioshka infinita di scandali, uno dentro l'altro.

Il primo è sbalorditivo.

Al Jazeera ha la notizia in diretta. Il suo conduttore, David Frost, uomo esperto, sembra non accorgersene. Non interrompe Benazir, non chiede chiarimenti.

Il secondo scandalo è il silenzio di tutti i media occidentali (e ovviamente italiani).

Anche se Benazir Bhutto avesse detto il falso la sua dichiarazione sarebbe stata una bomba atomica nel panorama mondiale. Se non altro per essere smentita.

Invece nulla. Silenzio.

Non se ne sono accorti?

Guardo sul contatore di You Tube, questa sera, 13 gennaio 2008, e vedo che 292.364 persone hanno visto quel video. Tutti meno i direttori di tutti i giornali e di tutte le tv dell'occidente.

Altre decine di file tv, su You Tube, su Wikipedia, altrove, analizzano, commentano, da due mesi, e nessuno scrive una riga, nessuno dei media del "mainstream" dedica una riga, un 'immagine all'esplosione di interrogativi contenuta in quelle parole.

"L'Economist", illustre paravento quant'altri mai, ha appena dedicato una copertina del suo penultimo numero al Pakistan, definendolo "il luogo più pericoloso del mondo", ma non ha dedicato nemmeno una mezza riga a questa notizia.

E noi siamo tutti impegnati nella lotta mondiale contro il terrorismo, ma nessun governo, nemmeno il governo americano, nemmeno la Cia, nemmeno l'Fbi, si accorgono che colui che ci hanno additato come capo del terrorismo mondiale è stato ammazzato, o potrebbe essere stato ammazzato.

Il presidente George Bush continua a ripetere le sue giaculatorie sul terrorismo e le sue minacce all'Iran e nessuno gli ha detto niente. Nemmeno quel dio sulla spalla del quale, quando è di cattivo umore, piange la mattina, dopo averlo pregato di scendere a fargli compagnia.

Non chiedono nemmeno di sapere quando, eventualmente, sarebbe stato ammazzato. Forse perchè qualcuno teme di avere mandato in onda una sua dichiarazione in video post mortem senza saperlo.

Chissà se adesso Umberto Eco andrà a rivedere i suoi commenti sulla mancanza della "gola profonda" per l'11 settembre.

Certo la povera Benazir Bhutto non era, finchè fu viva, una gola profonda. Lei non c'entrava con l'11 settembre.

Ma adesso a me risulta più chiaro perchè l'hanno ammazzata. Sapeva troppe cose e una di queste l'ha detta. Ed è bastata.

Il resto ci riguarda.

Come possiamo tollerare ancora di essere costretti a lasciare nelle mani di bugiardi e cialtroni l'informazione nel nostro paese?

di Giulietto Chiesa

sabato 15 marzo 2008

GRAZIE.

Vorrei ringraziare gli anarchici di Indymedia che ieri sera mi hanno permesso di ascoltare De Benoist a Palazzo Graneri della Roccia anzichè nella spoglia saletta della libreria Comunardi.
Inizialmente c'era un po' di disagio ma gli alti soffitti affrescati, i quadri alle pareti e la piacevole oratoria di Preve e De Benoist hanno trasformato l'imbarazzo in felice appagamento culturale.
Grazie.

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giovedì 13 marzo 2008

La ragione del più forte?

- Venerdì scorso all'interno del programma "Le Iene" un tizio, che svolge la professione di torturatore e di cui è stata tenuta segreta l'identità, veniva intervistato. Le domande che gli venivano poste sono grosso modo le stesse che si potrebbero proporre ad un qualsiasi impiegato: "Ti piace il lavoro che fai, ti porta soddifazioni?", "Guadagni bene?", "Hai mai ucciso?" (!!!). E il soggetto, rispondendo con la massima naturalezza e distacco :"Sì, il lavoro che faccio mi piace e mi da molte soddisfazioni" (?!) , "Si guadagna il giusto...diciamo bene." (?!), "Non posso rispondere..."(!!!), eccetera eccetera.Poi, dulcis in fundo, in un ambiente preparato e con la "iena" disponibile, il nostro "eroe" dava un saggio pratico delle sue capacità e conoscenze sulla pelle del malcapitato. Dopo una decina di minuti di botte e vessazioni di vario genere il protagonista veniva fermato dalla troupe e, quasi scocciato perchè non aveva potuto "terminare" il proprio lavoro, se ne usciva dallo studio firmando infine l'opera con un calcione nel sedere e la frase:"....E non ti ho fatto vedere quasi nulla....".Il servizio terminava con il superstite, trafelato, pieno di lividi e alquanto sconvolto, che dichiarava scoppiando in lacrime:"....Cazz....ho avuto paura di morire...fancul....!".
- E' notizia di ieri che per i vergognosi fatti di Genova sono stati chiesti 76 (settantasei!) anni complessivi di pena per i colpevoli. Dopo "appena" 7 (sette!) anni di tentativi di insabbiamento, scaricabarile vari e giustificazioni, si è giunti alla conclusione che ROMPERE ( e sottolineo con enfasi la parola "ROMPERE"!) un manganello sulla testa di un individuo è reato (anche se la "tortura" non rientra tra i reati previsti dal nostro codice penale e quindi viene considerato "abuso d'ufficio" e passibile di condanna inferiore ai 3 (tre) anni e perciò "indultabile"....anzi "indultato"!!!!).- Sempre notizia di ieri: gli Usa hanno tolto la Cina dalla lista dei 10 Paesi che maggiormente ledono i diritti umani, e hanno aggiunto Siria, Sudan ed Eritrea.Neanche fosse una classifica Uefa o Atp....!!!
Questi fatti, apparentemente senza una connessione tra loro, mi danno spunto per parlare di universalismi.
A mio parere la dialettica ci permette di non cadere nella trappola di voler naturalizzare e universalizzare tutto quel che ci fa comodo, di volta in volta, obietterà qualcuno che così facendo si tende a relativizzare assolutamente ma anche questo è un universalismo.
Prendiamo ad esempio il caso riguardante l'ultimo punto: gli Stati Uniti considerano la violazione dei diritti umani in maniera arbitraria a loro favore, se serve a combattere il terrorismo non hanno scrupoli nel violarli se, invece, questa operazione viene compiuta da qualcun altro che non serva i loro stessi fini diventa allora un atto condannabile.
Il punto non è concludere se questo sia giusto o sbagliato ma piuttosto chi permette loro di arrogarsi tale decisione.
La soluzione, che sembra semplice, è l'adozione del sistema di giudizio che "qualcuno" definisce il "doppio binario" ossia : universalismi socialmente condivisi o nietzscheana logica dell'ultimo uomo!
In parole povere?
In parole povere gli Usa all'interno della loro stessa lista!

mercoledì 12 marzo 2008

La terra dei cachi.

Tra "spizzate" e "spadellamenti" vari improvvisamente ci si accorge che " l'Italia è un Paese di asini".
Ma il declino è in corso da più di un decennio.
Il problema non è grave, è gravissimo; finchè si continuerà a scambiare le scuole superiori per "diplomifici", finchè i presidi si opporranno alle giuste bocciature perchè "sennò si abbassa la media della scuola", finchè gli insegnanti saranno nella grande maggioranza precari e sottopagati, finchè i genitori anzichè far educare i figli si opporranno agli insegnanti perchè "...mio figlio è mio figlio!", insomma finchè non la si finirà di confondere l'istruzione come ripiego in attesa di un impiego i problemi non si risolveranno.
In uno Paese che si rispetti, l'istruzione riveste un ruolo fondamentale perchè, tra le altre, forma i quadri dirigenziali del domani.
Nel nostro Paese, invece, da troppo tempo troviamo personaggi che si vantano di "essersi fatti da soli" sia nella politica che nell'economia, sarà mica questo uno dei motivi per cui ci troviamo indietro di decenni rispetto a molti altri Paesi?

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giovedì 6 marzo 2008

Spot elettorali

" Sono le 3 del mattino e i tuoi bambini sono al sicuro e dormono. Ma a Palazzo Chigi c'è un telefono che sta squillando. Qualcosa è successo nel mondo...Il tuo voto deciderà chi risponderà a quella chiamata....Chi vuoi che risponda al telefono?"









...E poi non dire che non ti avevo avvertito.....




Sciopero!!!



APPELLO & ADESIONI



POSTATE ED INVIATE LE ADESIONI (in questo spazio o su http://blog.libero.it/charlye1957 http://blog.libero.it/olympiquenessuno ), VI RACCOMANDO FATE GIRARE TRA I BLOG!!


Crediamo che mai come in questo momento, coloro che fanno del blog la propria voce di protesta di fronte a ciò che nel reale ci tormenta, debbano assumersi l'onere di uscire dal proprio orticello per lanciare iniziative onde incidere, laddove è possibile, nelle scelte future della politica che si appresta a governarci. L'Italia è un Paese ingovernato e ingovernabile ormai da 14 anni, senza tema di smentite da ogni posizione lo si veda. I meno abbienti, i disoccupati, i precari, gli operai e gli impiegati, gli studenti e i pensionati, vivono oggi uno dei peggiori periodi (se non il peggiore) che storia economica italiana ricordi. Le morti sul lavoro sono di una drammatica puntualità, portare avanti una famiglia diventa difficile ogni giorno di più, i giovani non hanno prospettive e vivono il futuro con terrore. Gli scontri sociali si acuiscono, la malavita e il malaffare trovano terreno fertile laddove esiste (come da noi esiste) una frammentazione di opinioni, ideali, strumenti atti a difendere, il clima di rassegnazione. Molti di noi sentono il dovere di GUARDARE FUORI, di reagire specie ora che il Paese vive un vuoto legislativo e politico, cotti come sono (i politici) a correre per carpire un voto in più rispetto all'altro, a dire una bugia in più rispetto all'altro, a fingere contrapposizioni che solo un ignaro trova con questa legge elettorale. Molti di noi, CHIEDONO uno sciopero generale da attuarsi subito, per far capire ai nostri governanti, chiunque loro siano dopo il voto, che il Paese reale chiede garanzie di vita, di futuro, ma soprattutto chiede di risolvere fin da ora i problemi che attagliano le persone comuni.
E' inutile aspettare le elezioni con il loro carico di bugie e promesse false mentre ci arriviamo. Noi chiediamo DIGNITA' fin da adesso, noi chiediamo soluzioni reali da subito ! Per questo ci impegneremo a coinvolgere tutte le organizzazioni, le strutture, le personalità ed i singoli, in quello che noi dichiariamo uno sciopero generale a prescindere, perchè 14 anni di silenzi, omissioni, nefandezze, intrallazzi hanno fatto questa Italia più ricca per i ricchi e più povera per i poveri. Chiediamo a quanti più blog di aderire all'iniziativa di uno sciopero PER lo sciopero generale nella vita reale che riteniamo essenziale ! Che dai nostri blog si alzi la voce di protesta di quanti voce non hanno.
Si aspettano adesioni e discussioni in merito alle modalità, facendo riferimento a questo blog. Coloro che vorranno aderire dovranno mostrare nel loro blog fin da subito il banner che annuncia lo sciopero.

domenica 2 marzo 2008

La bella politica italiana

Ore 8 e 55 minuti, su "La7", durante "Omnibus", Michele De Palma, giovane candidato della Sinistra Arcobaleno, dice: "Totò Cuffaro è un mafioso!".

Cala il gelo nello studio.

Tutti si guardano con sospetto, la conduttrice non sa che dire, la candidata di Forza Italia tira un sorrisino di circostanza.

De Palma incalza:"Mi assumo la responsabilità di quel che ho detto".

Sospiro di sollievo generale......

Non conosco questo De Palma e non lo sostengo così come non sostengo la Sinistra Arcobaleno, tuttavia penso che uno degli scopi dei giovani della politica italiana sia quello di affrancarsi dalla "vecchia" e stantìa politica fatta di gomitate d'intesa, di fratellanze sudicie e di omertà; non so se il signor Cuffaro è o meno un mafioso ma so che è stato condannato per fatti che hanno a che fare con la mafia, ciononostante tutti i suoi colleghi (onorevoli....non mafiosi....) fin troppo velocemente se ne sono dimenticati per comodità o per complicità.