venerdì 29 febbraio 2008

lunedì 25 febbraio 2008

Dente.....Per-dente!

Paura, terrore, raccapriccio!
Come un fulmine a ciel sereno (???) abbiamo scoperto che molti "vip's" evadono allegramente le tasse (ultima in ordine di tempo Ornella Muti che però al confronto coi suoi simili è una morta di fame...).
Che delusione....ed io che ero convinto che i ladri sono solo quelli con la maschera e il numero sulla tuta.....
Vabbè.....me ne farò una ragione.....ma intanto mi sorgono alcune domandine:
1) A quelli che, come me, nemmeno volendo possono evadere perchè, in quanto lavoratore dipendente e nullatenente, il salasso viene eseguito prim'ancora della trasfusione, lo Stato darà un premio?
2) Dato che solitamente il nostro Paese assorbe, o cerca di assorbire, tutte le peggiori schifezze che si producono oltreoceano non si potrebbe esportare anche quella strana usanza che hanno nel trattare i personaggi famosi alla stregua, quasi, dei comuni delinquenti?
Ad esempio: Paris Hilton beccata alla guida senza patente recidivamente = un paio di settimane in cella; Mel Gibson ubriaco al volante si ribella all'arresto = un mesetto tra quattro mura tre per tre e sei mesi di lavori sociali forzati.
In base a questi parametri il signor Rossi (un noto motociclista...) che ha evaso 30 milioni di euro cosa rischierebbe?
No, perchè sennò si potrebbe pensare che nel caso vi venga in mente di fare una rapina vi basterebbe restituire una banconota da cinquanta giusto per far vedere che siete in "buona fede".....
Però non ve lo consiglio perchè nella nostra "amata società" quel che viene sottratto ai privati è molto più importante di quel che viene sottratto alla comunità..... del resto la comunità siamo "solo" tutti noi!

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venerdì 22 febbraio 2008

Prove di regime

E' incredibile!
Viviamo proprio in uno strano mondo.
Ero convinto di vivere in uno Stato libero ma dopo quel che ho scoperto mi sono ricreduto, l'Italia non lo è.
E dire che la nostra è l'epoca del post-modernismo, l'epoca del "famo un po' che c...o ce pare..."; ah ma non ci casco, non voglio accettare queste imposizioni illiberali!
Ma veniamo al fattaccio.
"I giudici della Corte di Cassazione hanno detto sì al licenziamento del caporeparto di un supermercato milanese che era solito mortificare le tre lavoratrici sottoposte al suo potere gerarchico con frasi del tipo 'bastarde, toglietevi dai coglioni, vi faccio licenziare' "
......Speriamo che sia un episodio isolato..... al giorno d'oggi non si può più nemmeno insultare liberamente gli "inferiori"..... e poi dicono che non esistono "toghe rosse".....
Cribbio!

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La questione Kosmeth.....

... Già, Kosmeth, perché nel ( fantomatico? ) " occidente " si parla di Kosovo, Kossovo o, ora, all'albanese, Kossova ma mai di Methokia.Methokia da Kosovo e Methokia.
La Methokia è, dell'attuale cosiddetto Kossovo, la parte abitata dai Serbi.
Oggi l'Italia ha riconosciuto unilateralmente il Kossovo, senza neanche aspettare eventuali risoluzioni dell'ONU.
Ancora una volta si è messo in luce il "grande timoniere", ma di yacht, Massimo D'Alema.
Capisco il ruolo attuale di "baffino" il moschettiere, capisco il ruolo che aveva durante i mis-fatti della guerra contro la Jugoslavia ( allora si chiamava ancora così ). Non giustifico, invece, i contenuti delle sue scelte politiche di oggi e di allora.
Se queste e quelle fossero state compiute dal bisunto del Signore, non sarebbero state così pericolose, perché non compiute da chi si ergeva a difensore degli interessi dei lavoratori e si erge, oggi, a difensore di non meglio precisate istanze "democratiche"(?).
Comunque, oggi, dopo il riconoscimento italiano del Kossovo, la Serbia ha ritirato il suo ambasciatore dal nostro paese.
Il Vaticano, invece, più cautamente ( anche perché i Serbi son pur sempre cristiani, mentre gli albanesi no...), ha invitato alla prudenza.
In ogni caso, perché negare, allora, l'indipendenza al Sud-Tirolo?Intanto, come già da te evidenziato, quel fine intellettuale di Borghezio ha approfittato della situazione per rivendicare l'indipendenza della Padania.
Ora mi sorgono alcuni dubbi:
- Rivendicare l'indipendenza della Padania da "Roma ladrona"?
- Rivendicare poi l'indipendenza del Piemonte da "Milano da bere"?
- Rivendicare poi l'indipendenza di Santa Rita dalla "Piazza Castello lussuosa"?
- Rivendicare poi l'indipendenza della mia via dalla "Santa Rita clericale"?
- Rivendicare poi l'indipendenza del numero civico dove abito dalla "Via piccolo-borghese"?
- Rivendicare poi l'indipendenza del piano dove abito da "l'egoismo di chi abita ai piani bassi e non vuole l'ascensore"?
- Rivendicare poi l'indipendenza di casa mia dal "pianerottolo abitato da chi è indifferente e impiccione al tempo stesso"'?
- Rivendicare poi l'indipendenza in casa mia dai "miei familiari che non mi lasciano angoli di intimità"?
- Rivendicare poi l'indipendenza di una parte di me stesso da "l'altra, vista la frammentazione del sé"?
Come al solito per me, il metro di giudizio è quello del doppio binario.
Universalismi socialmente condivisi o nietzscheana logica dell'ultimo uomo!
Aletheia (collaboratore esterno)

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lunedì 18 febbraio 2008

Lo scempio continua.

Con l'indipendenza concessa alla regione balcanica conosciuta col nome di Kosovo, uno degli ultimi movimenti di politica estera dell'ammistrazione Bush è così andato a segno.
Molti parlano di fine della pulizia etnica e di passaggio necessario verso la pacificazione della zona ma, in realtà, questa mossa che, tra l'altro l'Unione Europea accetta con le mani legate non servirà a nient'altro che fare da ponte privilegiato all'allungamento del potere statunitense sull'Europa.Ho letto ciò che scrive Bettiza sulla "Stampa" odierna e l'unico punto che condivido è sulla fastidiosa indecisione dell'Unione che si pronuncia per mezzo di singoli Stati (Francia, Inghilterra, Germania, Italia).
Naturalmente anche l'analista politico, così come nelle pagine seguenti il signor Zatterin dimentica lo storico e disgustoso progetto di "grande Kosovo" o le persecuzioni alla popolazione serba ma, guarda caso, ricorda perfettamente quelle ai kosovari, omette di dire che, paradossalmente, la Russia fa gli interessi dell'Europa più dell'Europa stessa perchè con il Kosovo il cerchio si chiude e gli Usa controlleranno meglio il territorio dalla posizione di privilegio che si apre e verso il medio Oriente e verso Occidente.
Ecco a cosa si riduce la moderna forma di governo che il nostro padrone vuole spacciarci come democrazia, si riduce ad un Unione Europea che non ha per nulla le connotazioni di un'unità di Paesi ma è solo un circolo di Stati che fanno capo alle direttive di Washington, infatti appoggia con complicità le "interferenze" (giusto per usare un eufemismo) americane in Ucraina e in Georgia e non si oppone con energia all'ennesima parcellizzazione dei balcani.
E' vero anche che, naturalmente, la Russia cerca di perseguire i propri interessi ma non dimentichiamoci che essi sono nostri vicini di casa e sono anche possessori di materie prime e di quell'energia che gli Usa sono costretti da tempo a saccheggiare in giro per il mondo.
Lo sciocco e il criminale intenderanno tutto ciò in chiave anti americana ma a chi scrive pare che una delle potenze dei sistemi che si fregiano della dicitura "democratica" sia il dialogo e non la subordinazione di tipo feudale in cui il potente comanda e i vassalli ubbidiscono.
L'impero americano ha compreso da tempo che il denaro (la super potenza economica) non basta per dettare legge, ci vogliono le armi, ci vuole l'esercito, l'Unione Europea invece non l'ha ancora capito e perciò deve sottostare e si vede continuamente scippare i territori dalle mani.
Dal mio punto di vista non ci resta che dare il benvenuto al Sessantacinquesimo Stato dell'Unione Americana.....

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martedì 12 febbraio 2008

25° Anniversario

Il 13 febbraio del 1983 nell'incendio che distrusse il cinema "Statuto" persero la vita 64 persone.
Di quella tremenda domenica pomeriggio ricordo la neve che ricopriva la città, le immagini del telegiornale, la commozione di tutti ma soprattutto lo sconforto e lo smarrimento che provai quando scoprii che il fratello di un compagno di scuola era rimasto bloccato là dentro, aveva diciannove anni e si chiamava Giuseppe.

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lunedì 11 febbraio 2008

Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale...

Cittadini...amici...massa informe di disgustati d'ogni razza e ceto...insomma, italiani!
E' iniziato il conto alla rovescia!
Che vogliamo fare?
Glielo facciamo vedere che siamo umani o vogliamo continuare a comportarci da automi lobotomizzati?
Oramai ne abbiamo sentite di tutti i colori e ho la "lievissima" impressione che la "gggente" si sia stancata, però ai nostri geni della lampada non interessa infatti hanno già ricominciato a smenazzarci l'organo pendulo con "nuovissime" trovate (Walter Texas Veltroni, ad esempio, si affida a slogan così innovativi che al confronto lo storico "I have a dream" è roba da dilettanti (?!?) : "Meno tasse, più salario!").
E' necessario continuare?
C'è altro da dire?
In molti, da tempo, diciamo che l'unica soluzione sarebbe quella di non partecipare al voto, ma poi come d'incanto, ci ritroviamo davanti le stesse facce di....sempre....ho l'impressione che i conti non tornino....
Giusto per rimanere nell'ambito dell'innovazione mi verrebbe da dire :"Fatti, non pugnette!".
Perciò io il 13 aprile non voterò questa classe politica che non rappresenta altro che i propri laidi interessi.
Copiate e diffondete il messaggio, magari non servirà a nulla ma potremmo vedere l'effetto che fà......

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domenica 10 febbraio 2008

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